Future Health Study è lo studio condotto da Philips per analizzare la preparazione degli italiani in materia di Connected Care. Dai risultati emerge che l’85% degli italiani si rivolge a internet per cercare risposte a quesiti medici.
L‘85% degli italiani si rivolge al web per cercare risposte a quesiti medici. Il dato è estratto da Future Health Study, condotto da Philips, e riguarda l’approfondimento italiano di uno studio più ampio, comprendente 13 paesi. Nello specifico, la ricerca ha come obiettivi quello di riconoscere i bisogni dei pazienti sull’adozione di sistemi “Connected Care” e di analizzare i comportamenti, le percezioni e le aspettative degli stessi sull’”Health Continuum.”
Dalla ricerca emerge, inoltre, che il 55% degli intervistati legge recensioni su un medico o su uno specialista prima di consultarlo, costume molto più diffuso al sud e nelle isole. Interessante il dato relativo al possesso e uso di accessori di health tracking molto diffusi soprattutto tra i giovani. Il 18% degli intervistati li utilizza per l‘attività fisica e il 16% per monitorare peso e pressione sanguigna. Il 92% degli intervistati che possiede un dispositivo di health tracking lo utilizza attivamente, soprattutto se affetto da patologie respiratorie (98%), cardiologiche (94%), oncologiche (83%), diabetologiche (100%) oppure per monitorare fertilità e gravidanza (100%).
Sebbene i dati di possesso e di utilizzo siano molto positivi, affinché la trasformazione sia effettiva il tasso di adozione di dispositivi di monitoraggio dovrà essere affiancato da un’attività educativa trasversale. Stando ai dati, l’86% degli over 55 attribuisce molta importanza alla sanità integrata, definita come una sinergia tra tutte le figure nel sistema affinché collaborino per coordinare le cure in maniera efficace ed efficiente.
L’interpretazione dei dati, invece, continua a essere affidata ai medici: l’85% dei rispondenti, infatti, si rivolge agli specialisti per l’analisi dei referti.