Secondo alcune ricerche compiute da Deloitte a TrapX, il 94% dei 5600 ospedali americani è stato soggetto ad attacchi dei pirati informatici. Obiettivo principale il cloud dei dati sanitari. Anche da Genova, in occasione del XVII Convegno dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici, viene lanciato l’allarme contro i crimini informatici
Articolo di AboutPharma
Il futuro dell’immagazzinamento dei big data è il cloud, considerato molto più sicuro dei normali server di storage attualmente in uso in molte aziende (ospedaliere e non solo). Ma il tema della sicurezza è cruciale e c’è chi mette in guardia. “Mentre avanza ‘the internet of things’ (IoT) e la quantità di oggetti comuni connessi cresce quotidianamente, aumentano anche esponenzialmente il numero di apparati in chiaro che dall’interno di un ospedale possono inviare dati sensibili. Questi dati sono allo stato attuale ancora senza protezioni e quindi disponibili al furto da parte di chi possa farne un uso criminale”, ha dichiarato Antonio Cisternino, ricercatore in informatica biomedica all’Università di Pisa da Genova in occasione del XVII Convegno dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici. continua a leggere