Titolo dell’intervento: “Malattia e cura nell’era digitale. Verso una nuova alleanza terapeutica”
Giovedì 19 ottobre, a Vicenza, nell’ambito del Convegno “Vivere sani, vivere bene 2017. La mente in salute”, l’antropologa Cristina Cenci ha indagato le nuove opportunità che il digitale offre per migliorare le cure e la gestione della malattia.
Cosa ci si deve aspettare dal futuro panorama della medicina? Che ruolo hanno le relazioni umane per la salute della mente e come sta evolvendo il lavoro di cura? Quanto possono intervenire il progresso scientifico e quello tecnologico a sostegno della prevenzione e della terapia? Nel corso del Convegno “Vivere sani, Vivere bene” dedicato a “La mente in Salute”, organizzato da Fondazione Zoé, i massimi esperti del mondo della medicina, della psicologia, dell’assistenza, della filosofia e dell’innovazione, cercano di dare risposte a questi interrogativi. Cristina Cenci, antropologa, curatrice del blog Digital Health, Nova-Sole24Ore, fondatrice della start up DNM – Digital Narrative Medicine e del Center for Digital Health Humanities, si è occupata in particolare di “Malattia e cura nell’era digitale. Verso una nuova alleanza terapeutica”.
DNM – Digital Narrative Medicine è la prima piattaforma digitale pensata per lo sviluppo di progetti di telemedicina che integrano le metodologie della medicina narrativa, e costituisce un chiaro esempio di come il dialogo attraverso il digitale possa facilitare il rapporto medico-paziente.
Nel suo intervento Cristina Cenci ha esplorato il nuovo panorama legato alla moderna rivoluzione digitale, e di come le innovazioni tecnologiche possano contribuire ad aumentare la capacità di ascolto, il supporto nel quotidiano e il sostegno alle cure, facendo evolvere in maniera determinante il rapporto tra medico e paziente. Molti nuovi scenari si sono aperti: l’enorme mole di informazioni sulla salute reperibili online, la nascita di reti di supporto verso chi convive con la malattia, la possibilità di consultare o addirittura valutare un medico su internet; basilare è sapersi orientare, sfruttando le possibilità che il web offre per accorciare le distanze tra medico e paziente, o tra chi è affetto dalla stessa patologia.
Cristina Cenci ha descritto in che modo il digitale può consentire l’instaurazione di una nuova alleanza terapeutica, in cui le parole di una persona con una malattia “contino” quanto quelle del suo medico, indagando le molte implicazioni di questo cambiamento di approccio.