L’ambito e i tipi dei dati disponibili nei social network (Facebook, Instagram, Pinterest, LinkedIn e Twitter) rappresentano risorse potenziali in crescita per decifrare e affrontare i determinanti sociali della salute in maniera più profonda di quanto le fonti tradizionali di dati precedenti non abbiano mai permesso.
Articolo pubblicato dalla Fondazione Smith Kline
L’ambito e i tipi dei dati disponibili nei social network rappresentano risorse potenziali in crescita per decifrare e affrontare i determinanti sociali della salute.
Tra il 2005 e il 2018, l’uso dei social media tra gli individui negli Stati Uniti è aumentato dal 5% al 69% . Nel 2016 il Pew Research Center ha rilevato che Facebook era la piattaforma più popolare, utilizzata dal 68% della popolazione statunitense ( Il 76% dei quali ha visitato il sito quotidianamente, impegnandosi per quasi un’ora al giorno), seguito da Instagram, Pinterest, LinkedIn e Twitter. I profili degli utenti dei social media rappresentano archivi di attività e connessioni delle persone, che possono essere potenzialmente curati in tempo reale. Inoltre, le relazioni tra i social media e tra gli utenti sono strutture di reti sociali dinamiche che intrecciano persone, luoghi e loro interessi. Queste informazioni hanno il potenziale per migliorare la comprensione dei determinanti sociali della salute in maniera più profonda di quanto le fonti tradizionali di dati precedenti non abbiano mai permesso, e sono, a loro volta, capaci di identificare nuovi obiettivi che potrebbero influenzare significativamente i risultati della salute.
Tuttavia, insieme a un significativo potenziale beneficio, questo tipo di ricerca offre anche rischi potenziali e sfide chiare. Continua a leggere