L’OMS ha inserito il gaming disorder nell’International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems. Per «gaming disorder» si intende una serie di comportamenti morbosi, persistenti o ricorrenti legati al gioco, sia online che offline. La conseguente necessità di prendere contromisure per contrastare la dipendenza e rendere le piattaforme di gioco luoghi virtuali più sicuri.
Articolo di Fabrizia Malgieri su corriere.it
Appena un anno fa, si era tenuto un acceso dibattito dopo che l’Oms – l’Organizzazione Mondiale della Sanità – aveva deciso di includere, seppur in forma ancora ufficiosa e in via di discussione, il «gaming disorder» tra le nuove forme di dipendenza che caratterizzano il mondo contemporaneo e, dunque, come malattia. Nonostante parte del mondo accademico e scientifico si sia opposto a più riprese a questo inserimento nei mesi successivi, in occasione della 72a edizione della World Health Assembly in corso a Ginevra, è notizia di queste ore che i 194 membri dell’Oms hanno dunque formalmente riconosciuto il «gaming disorder» come malattia, includendolo nell’International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems (noto anche come ICD-11) insieme ad oltre 55mila malattie e patologie.