Praticare la psicoterapia digitale non è stato mai così sicuro e accessibile.
Nasce PSYDIT-Psychotherapy Digital Tools,
uno spazio digitale che integra tutti gli strumenti di un percorso di psicoterapia:
videochat, messagistica, expressive writing, test validati, gruppi, taccuino.
Lo scenario delle nuove potenzialità offerte dalle tecnologie digitali per i percorsi di psicoterapia, si presenta davvero interessante e stimolante. La domanda di consulenze psicologiche on line è in aumento anche in Italia e molti studi dimostrano l’efficacia dell’intervento psicologico e psicoterapeutico condotto attraverso internet.
Nello stesso tempo, la nascita informale e caotica delle prestazioni psicologiche on line è stata fonte di disorganicità e confusione, anche rispetto ad altre figure di assistenza e di counselling.
A livello di soluzioni tecnologiche si va da piattaforme dedicate all’incontro psicoterapeutico che consentono la selezione dello psicologo e si basano sull’uso della videochat, al fai da te del singolo psicoterapeuta, basato sull’uso di strumenti gratuiti come email, WhatsApp e Skype che espongono ad errore e a diffusione non protetta dei dati.
Se la relazione faccia a faccia non è l’unico setting possibile della relazione psicoterapeutica, nello stesso tempo, l’ambiente digitale non può essere totalmente privo di un setting e di regole.
Per questo un team multidisciplinare formato dall’antropologa Cristina Cenci, il sociologo e psicoanalista Enrico Pozzi e il filosofo Alessandro Franceschini, ha ideato e realizzato la piattaforma PSYDIT-Psychotherapy Digital Tools. L’obietti è offrire a psicologi e psicoterapeuti un ambiente digitale protetto capace di riunire tutti gli strumenti necessari alla psicoterapia.
Su PSYDIT le diverse funzionalità sono aggregate intorno ad uno spazio digitale personale per ogni paziente, che valorizza l’importanza di un setting dedicato e garantisce la totale riservatezza del dato sanitario come previsto dalla vigente normativa sulla privacy (GDPR).
Ridurre la psicoterapia a distanza alla sola videochat limita il potenziale del digitale nel favorire l’uso di un insieme ampio di strumenti, come l’expressive writing, i gruppi digitali, l’uso di questionari per le valutazioni, l’area riservata alle note dello psicoterapeuta.
Il digitale consente di esplorare nuove possibilità, che vanno ritagliate sull’esigenza del singolo paziente. Come ci racconta la dott.ssa Elisa Marcheselli, prima psicologa-psicoterapeuta ad utilizzare PSYDIT.
“In una fase preliminare, ho potuto constatare che i pazienti con i quali la psicoterapia è in fase di “sblocco”, ovvero dove si lavora per incidere sulla rottura degli schemi viziosi, accolgono con entusiasmo la prospettiva di usare la piattaforma. Apprezzano la possibilità di rimanere in contatto con lo psicoterapeuta anche a distanza, comunicando tramite un canale che reputano sicuro perché garantisce la protezione dei dati sensibili.
Anche i pazienti in fase di consolidamento, dove i nvece il problema o il disturbo è già stato risolto, accettano di utilizzate la piattaforma nell’eventualità di ripercorrere in formato digitale le tecniche narrative utilizzate in passato con carta e penna.
Alla luce della mia esperienza, ho notato che i pazienti con disturbo d’ansia e attacchi di panico e soggetti depressi, accettano più volentieri l’uso della piattaforma. A mio parere questo, per il motivo rassicurante di avere a disposizione un canale comunicativo di facile accesso che permette di raggiungere lo psicoterapeuta nel momento del bisogno, pur consci che non si otterrà un riscontro immediato.
Allo stesso tempo, alcuni pazienti preferiscono però rimanere collegati al proprio psicoterapeuta mediante i metodi classici. Sicuramente il fatto è dovuto alla peculiarità e all’entità del disturbo psicologico che interessa la persona.
Dal punto di vista gestionale, la piattaforma permette al professionista di mantenere in maniera ordinata e facilmente consultabili le informazioni e i materiali prodotti dal paziente. Lo strumento digitale risulta inoltre utile per comunicare variazioni di appuntamento, o per correggere in itinere il processo delle tecniche narrative utilizzate nel percorso di cura.
La possibilità di video chattare permette di svolgere una terapia a distanza limitando interferenze comunicative che si possono avere con altri canali, con il valore aggiunto di tutelare i dati sensibili e svolgere le sedute in perfetta privacy.
Il progetto, essendo stato appena avviato, necessità di essere valutato a lungo termine, in modo tale da poter sviluppare una verifica più puntuale dell’esperienza vissuta in diversi scenari e casistiche. Nonostante ciò, come detto, è già evidente come la piattaforma rappresenti un valore aggiunto particolarmente significativo nella pratica della psicoterapia in un mondo che cambia”.
PSYDIT può essere sfruttata dal singolo psicoterapeuta, dai centri e dagli psicologi coinvolti in team multidisciplinari nelle strutture sanitarie. Può essere utilizzata in percorsi esclusivamente digitali o che integrano modalità di relazione faccia a faccia e on line. Visitando il sito web www.psicoterapiadigitale.it è possibile scoprire più nel dettaglio i servizi e le funzionalità offerti dalla piattaforma PSYDIT e prendere contatti per maggiori informazioni.