Il Servizio di Ascolto e Consultazione per Studenti (SACS) dell’Università degli Studi dell’Aquila, per gestire al meglio i disturbi di ansia dei giovani, a partire dal prossimo mese, erogherà l’intervento psicoterapeutico cognitivo comportamentale nella formula computer-based (CCBT for anxiety), attraverso la piattaforma digitale PsyDiT-Psychotherapy Digital Tools. (Nella foto i componenti dell’equipe multiprofessionale che lavorano al progetto: Prof. Massimo Casacchia, Prof.ssa Laura Giusti, Dott.ssa Anna Salza, Prof.ssa Rita Roncone).
La presenza di ansia nei giovani è abbastanza frequente. Spesso, però, questo problema viene sottovalutato e trascurato al punto da arrivare a configurare un vero e proprio disturbo mentale. Un po’ di ansia è fisiologica alla nostra esistenza e, infatti, è normale sentirsi ansiosi in prossimità di un evento particolarmente significativo, come potrebbe essere, ad esempio, un esame, una gara, un incontro. La patologia si inserisce quando ciò che si prova limita il “vivere quotidiano”.
Essendo molti e diversi i sintomi, non sempre la diagnosi risulta semplice, e si può avere il rischio che il giovane intraprenda trattamenti non specifici che non danno alcun sollievo. Tra gli approcci più adeguati emerge la psicoterapia “cognitivo-comportamentale”, che si fonda sull’individuazione e la successiva modifica dei pensieri “disfunzionali” collegati alle emozioni negative ansiogene. A questo tipo di approccio si possono affiancare “tecniche di rilassamento”, come il rilassamento muscolare, il training autogeno, ecc.
Il Servizio di Ascolto e Consultazione per Studenti (SACS) dell’Università degli Studi dell’Aquila, per gestire al meglio i disturbi di ansia dei giovani utenti, ha scelto di offrire l’intervento cognitivo comportamentale anche nella formula computer-based (CCBT for anxiety), erogando, a partire dal prossimo mese, l’intervento psicoterapeutico attraverso la piattaforma digitale PsyDiT-Psychotherapy Digital Tools della start up DNM Srl.
PsyDiT offre un ambiente digitale protetto attraverso il quale lo psicoterapeuta e l’utente possono comunicare e portare avanti una terapia a distanza. Tutto è regolato dalle normative più aggiornate sul trattamento e la riservatezza dei dati personali e sanitari, secondo quanto previsto dal regolamento europeo (GDPR). Un insieme di funzionalità facilitano l’accesso alla psicoterapia nel percorso online. Su PsyDiT qualsiasi interazione rimane privata e non accessibile all’esterno, così come avviene in una seduta in presenza.
Il progetto, supportato dal Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente, vede un’équipe multiprofessionale diretta da Rita Roncone, professoressa ordinario di psichiatria che, grazie alla consulenza del team di PsyDiT con l’antropologa Cristina Cenci e il filosofo Alessandro Franceschini, sta già lavorando sulla piattaforma per configurare il sistema e predisporre i protocolli necessari per l’attivazione del servizio nella modalità mediata dal digitale. Lavorano al progetto e conducono l’attività clinica la ricercatrice in psicologia clinica professoressa Laura Giusti e il tecnico della riabilitazione psichiatrica Anna Salza, che sta incentrando su questo innovativo progetto il proprio dottorato di ricerca. Coinvolto nello sviluppo dei lavori anche Massimo Casacchia, professore emerito di psichiatria e fondatore del SACS.