I sistemi di Picture Archiving and Communication consentono la diagnosi precoce della tubercolosi, tra le 10 cause di morte più diffuse a livello mondiale. Ecco come funzionano e le strategie per diffonderne l’utilizzo nei Paesi in via di sviluppo
Articolo di Giulia Gitti su Agenda Digitale
La teleradiologia risulta attualmente una delle tecnologie più efficaci nella lotta alla tubercolosi, primaria causa di morte nelle popolazioni dei Paesi poveri. Grazie all’utilizzo di strumenti della Sanità digitale, le Nazioni Unite puntano a ridurre del 90% delle epidemie mondiali entro il 2030. Ecco perché i nuovi strumenti si rivelano efficaci nella riduzione di costi e tempi delle procedure diagnostiche di popolazioni migranti nei paesi in via di sviluppo.
Le migrazioni, al giorno d’oggi, si sono trasformate progressivamente in un determinante sociale della salute che ha un impatto significativo sul benessere sia delle comunità di origine, così come anche su quelle di transito e di destinazione finale. A causa delle condizioni disagiate in cui si trovano a viaggiare, vivere e lavorare, i migranti sono una delle categorie più a rischio di contrarre la tubercolosi. Il rischio è aumentato dalla difficoltà di accesso ai servizi sanitari dovuta alle barriere linguistiche, alle differenze culturali e ai complessi processi burocratici.
Ne consegue che, nonostante siano stati stabiliti dei chiari protocolli di diagnosi e trattamento, la tubercolosi rimane tra le 10 di morte cause più diffuse a livello mondiale con circa 10 milioni di infezioni nel 2018, localizzate soprattutto nell’Asia sud-orientale e in Africa.