Quel che non vi hanno detto sulla madre che riabbraccia la figlia morta grazie alla realtà virtuale. L’esperimento avvenuto in Corea del Sud potrebbe avere conseguenze negative molto serie sulla donna.
Articolo di Alessio Foderi su Wired
Era il 2013 e Be right back – un episodio della seconda stagione della serie Black Mirror – vedeva protagonista Martha, una giovane donna rimasta da sola dopo la morte in un incidente stradale del fidanzato Ash. Su suggerimento di un’amica, la giovane decide di affidarsi a un servizio online che permette alle persone di rimanere in contatto con i defunti, che arriverà a consegnarle un clone fisico del suo amato. Sette anni dopo in Corea del Sud è stata la realtà a superare la fiction, grazie alla tecnologia. Una madre, Jang Ji-sung, ha riabbracciato la figlia scomparsa a causa di una malattia incurabile all’età di sette anni: la vicenda straziante – documentata sui giornali di tutto il globo, e a cui è stato dedicato molto spazio anche in Italia – è stata resa possibile grazie a un uso innovativo di alcune tecnologie appartenenti al più vasto insieme della realtà virtuale. Continua a leggere