Un software basato sull’AI, aiuterà il medico nella scelta delle terapie più adatte per il singolo paziente sulla base dei dati registrati da un elettroencefalogramma. Uno strumento potenzialmente rivoluzionario: si stima, infatti, che meno di un paziente su tre in stato depressivo riceva in prima battuta il farmaco giusto.
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Enorme passo avanti nella cura della depressione: è stato sviluppato infatti un software basato sull’intelligenza artificiale, che aiuterà il medico nella scelta delle terapie più adatte per il singolo paziente sulla base dei dati registrati da un semplicissimo elettroencefalogramma (EEG).
È il risultato di uno studio clinico multicentrico reso noto sulla rivista Nature Biotechnology. Lo studio è stato condotto presso la SouthWestern University in Texas, e coordinato da esperti della Stanford University in California. Secondo gli esperti, nel giro di 5 anni questo strumento dell’intelligenza artificiale potrebbe entrare nella pratica clinica.
Si tratta di un software potenzialmente rivoluzionario, considerando che attualmente i pazienti con disturbi depressivi devono provare vari farmaci prima di trovare quello più efficace per loro. Si stima, infatti, che meno di un paziente su tre riceva in prima battuta il farmaco giusto: gli altri aspettano anche mesi prima di intravedere la luce in una terapia efficace.