La Fondazione Compagnia di San Paolo ha organizzato lo scorso 21 giugno, a Torino, una giornata di confronto su Cultura e Salute con ospiti nazionali e internazionali. Sul palco la presenza di professionisti e professioniste della cultura, dell’arte, della medicina e della scienza e degli enti pubblici, ricercatori e ricercatrici, in un dialogo fra pratiche e ricerca scientifica che dal territorio del nord ovest italiano si apre a sguardi e testimonianze dall’Europa. Il tema della salute è inserito nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite ed è rappresentato dall’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 3: “Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età”. Tutti e tre gli Obiettivi della Fondazione CSP – Cultura, Persone e Pianeta – sono stati perseguiti con diversi approcci e strumenti.
Nel 2020 ha preso il via un percorso chiamato Well Impact volto a individuare progetti, luoghi, linguaggi e relazioni culturali come percorso di prevenzione e cura.
“Attraverso l’Obiettivo Cultura, la Compagnia di San Paolo intende promuovere la creatività, il patrimonio e la partecipazione attiva dei cittadini per lo sviluppo del benessere sociale, civico ed economico del territorio. Per questo motivo la Cultura, come protagonista in modo trasversale, deve contribuire al raggiungimento di diversi target di sviluppo sostenibile” ha dichiarato Alberto Anfossi, Segretario Generale Fondazione Compagnia di San Paolo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha indicato la Cultura come uno strumento in grado di amplificare e promuovere la prevenzione e la cura della salute. A seguito di una ricerca di indagine sul tema Cultura e Salute, iniziata nel 2020, la Fondazione ha presentato i risultati di una importante prima mappatura del nord ovest, affidata a Fondazione Medicina di Donna, e vara la propria nuova sfida nel perseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, iniziando un programma con due finalità principali: creare occasioni per gli operatori della sanità e della cultura sul tema Benessere e Cultur; mettere in campo quattro poli di progettazioni sperimentali perché diventino buone prassi una volta verificatane la validità effettiva.
La Fondazione ha dunque proseguito con un laboratorio triennale interno di sperimentazione, ricerca e formazione: il CWLAB, Cultural Wellbeing Lab. Presieduto da un comitato scientifico di professionisti della Cultura e del mondo della sanità con la guida del Prof. Pierluigi Sacco arriva a promuovere e gestire 4 progetti-pilota con valutazione d’impatto. Il laboratorio di progettazione per prima cosa ha collaborato per costruire una squadra ricca di competenze dal mondo della cultura e della sanità quali Vittorio Gallese neuroscienziato, Annalisa Cicerchia economista della cultura, Enzo Grossi medico ricercatore, Donatella Tramontano biologa e Luca de Biase giornalista.
Il lavoro del comitato scientifico ha individuato 4 filoni di azioni: la cultura come strumento di prevenzione, la cultura per migliorare le relazioni di medical humaties, la cultura come strumento di umanizzazione dei luoghi di cura e il tema del benessere nelle istituzioni culturali. A questi quattro indirizzi si sono ispirati quattro progetti sperimentali a loro volta esplosi in quattro webinar tematici e quattro laboratori territoriali tra Torino, Vercelli, Alessandria, Cuneo e Genova: Danzarte, Cultura di Base, Dedalo Vola e Verba Curant.
I 4 PROGETTI SPERIMENTALI
- Dedalo Vola è un progetto di promozione della salute che propone la partecipazione culturale negli stili vita salutari e per la prevenzione primaria.
- Verba Curant applica scrittura e tecniche della narrazione al servizio del mondo della salute per aiutare medici e infermieri a incentivare un rapporto empatico con i pazienti grazie alla forza dei grandi racconti.
- DanzArte è un progetto che si propone di vedere un’opera d’arte attraverso il corpo: un processo di ricerca avanzata dedicato alle persone potenzialmente a rischio fragilità.
- Cultura di Base è un esperimento che si propone di spostare i luoghi di cura all’interno dei luoghi della cultura e i medici di Medicina Generale all’interno dei musei e dei nuovi centri culturali.
Ognuno di questi progetti si è avvalso di partner autorevoli del mondo sia della sanità che della Cultura: da Fondazione per l’Architettura all’Asl di Vercelli, da Scuola Holden all’Università del Piemonte Orientale.
Dopo 2 anni dal lancio di Well Impact, il 21 giugno sono stati presentati gli esiti e le valutazioni dei 4 progetti sperimentali e si è voluto fare il punto della situazione sul tema, in una cornice internazionale che sta facendo dei passi in avanti in termini di policies, pratiche e competenze.
Dall’inizio di questo percorso a oggi hanno preso parte oltre 2800 operatori e operatrici del mondo culturale, sanitario, educativo, sociale, ricercatori e ricercatrici, funzionari e funzionarie della Pubblica Amministrazione.
Il programma della giornata è disponile a questo link: https://www.compagniadisanpaolo.it/wp-content/uploads/CSP_wellimpact_programma.pdf