L’evento è promosso dall’Intergruppo parlamentare Terapie digitali e sanità digitale, con la partnership del Politecnico di Milano e della rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief
Innovazione continua, sanità digitale e terapie digitali sono i pilastri della sanità del Terzo Millennio resi più solidi dall’intelligenza artificiale e dalla sua capacità di analizzare enormi quantità di dati e di apprendere da essi, rivoluzionando il modo in cui medici e ricercatori possono effettuare diagnosi, decidere e ottimizzare trattamenti e gestione delle malattie. Un nuovo mondo della sanità che, per essere reale, deve dotarsi dei presupposti di tipo normativo, regolatorio e organizzativo che sono al centro dell’attenzione degli Stati Generali della Sanità digitale e delle terapie digitali, in corso a Milano.
L’evento, promosso dall’Intergruppo parlamentare Terapie digitali e sanità digitale, con la partnership del Politecnico di Milano e della rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief, si tiene al Politecnico alla presenza del ministro della salute Orazio Schillaci, dove governo, politici, rappresentanti delle istituzioni scientifiche, dell’imprenditoria, del mondo universitario e di quello advocacy si stanno confrontando per identificare una strategia comune che ponga le terapie digitali e la sanità digitale al vertice dell’agenda politica del paese.
Un confronto che è anche un momento di sintesi di un articolato contributo propositivo sviluppatosi ieri, sempre al Politecnico di Milano, su diversi tavoli di lavoro che hanno impegnato moltissimi esperti di diversa estrazione su tre principali aree tematiche: i dati in sanità e il ruolo dell’intelligenza artificiale; le terapie digitali in Italia; le competenze e la formazione dei professionisti per lo sviluppo della sanità digitale.
La sanità digitale è al centro di diversi interventi e investimenti nell’ambito del Pnrr e, come emerso dalla ricerca dell’Osservatorio Sanità digitale del Politecnico di Milano, la spesa ad essa associata è cresciuta del 22% nel 2023, arrivando a quota 2,2 miliardi di euro.
Se la sanità digitale avvierà una nuova stagione nella comunicazione tra il cittadino e le strutture della sanità con la possibilità, per le organizzazioni sanitarie, per i clinici e per il paziente, di disporre di molti servizi- dalla cartella informatizzata e condivisa alla sicurezza completa del dato, dalla prenotazione delle prestazioni al monitoraggio delle condizioni del paziente, oltre a molte prestazioni di tipo specialistico- le terapie digitali rappresentano davvero la nuova era nella quale gli interventi terapeutici per molte patologie sono guidati da software basati su evidenze scientifiche frutto di sperimentazioni cliniche rigorose che, rendendo possibili percorsi di cura basati su interventi cognitivo-comportamentali personalizzati sui singoli pazienti, migliorano enormemente gli esiti clinici relativi ad un ampio spettro di patologie.