Nell’accesso a servizi e informazioni legate alla salute, gli italiani preferiscono ancora il contatto “fisico” a quello digitale. Eppure, le tecnologie digitali possono giocare un ruolo cruciale per l’empowerment. Ecco le tre leve su cui agire per incrementare l’uso di app e canali digitali
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Nell’ambito della Ricerca 2018, l’Osservatorio “Innovazione Digitale in Sanità” della School of Management del Politecnico di Milano ha rilevato il punto di vista dei cittadini tramite una survey, realizzata in collaborazione con Doxapharma, su un panel di 2.030 rispondenti, statisticamente rappresentativo della popolazione italiana. L’obiettivo era comprendere il ruolo giocato dalle tecnologie digitali nell’accesso a servizi e informazioni legate alla salute.
Rispetto alle modalità di accesso del cittadino alle prestazioni sanitarie, nella maggior parte dei casi i cittadini preferiscono ancora accedere ai servizi di persona, soprattutto per quanto riguarda il consulto medico vero e proprio (86%), il pagamento (83%) e il ritiro dei referti(80%). Il telefono risulta il canale privilegiato per la prenotazione delle prestazioni (51%), mentre il canale web viene utilizzato principalmente nelle fasi di accesso alle informazioni su strutture e prestazioni sanitarie (40%) e di ritiro di documenti clinici (21%). I cittadini che non hanno utilizzato canali digitali per accedere ai diversi servizi, escludendo i giovanissimi, dichiarano che la principale barriera è stata la mancanza di affidabilità percepita. La barriera tecnologica, inoltre, risulta ancora rilevante: in media, 3 italiani sui 10 che hanno fatto accesso ai servizi dichiarano di non utilizzare canali digitali perché non si sentono in grado di farlo, soprattutto nella fascia più anziana della popolazione. continua a leggere