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Il progetto per arginare il distanziamento sociale durante il primo lockdown: lo studio dell’Università degli Studi dell’Aquila

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Come arginare gli stati d’ansia invasivi durante il distanziamento sociale? A questa domanda risponde il team della Professoressa Rita Roncone, ordinario di Psichiatria dell’Ateneo aquilano, che sin da subito si è messo a disposizione degli studenti offrendo tempestivo supporto ai bisogni – e ai disagi -nati durante Covid19: una clinica virtuale, su piattaforma digitale, per affrontare e arginare i disturbi emotivi e psicologici, acuiti dal distanziamento sociale.

Nell’articolo recentemente pubblicato su Frontiers in Psychiatry, “#Everything Will Be Fine. Duration of Home Confinement and “All-or-Nothing” Cognitive Thinking Style as Predictors of Traumatic Distress in Young University Students on a Digital Platform During the COVID-19 Italian Lockdown”, si parla dell’esperienza di sostegno psicologico promossa dall’Ateneo; esperienza che fa parte dello studio scientifico condotto dal team di ricerca della professoressa Roncone.

Finanziato dal Dipartimento di Medicina, il progetto prevede l’erogazione di interventi computer-based tramite piattaforma digitale, presso il Servizio di Ascolto e Consultazione per studenti, SACS, dell’Università degli Studi dell’Aquila, per gestire i disturbi di ansia dei giovani utenti. Gli obiettivi del progetto sono quelli di incrementare l’accessibilità ai trattamenti per la gestione dell’ansia ad adolescenti e giovani adulti attraverso interventi gestiti via Internet. Lo spazio digitale protetto “#iorestoacasa!“, dedicato agli studenti, si trova all’interno della piattaforma digitale PsyDit – Psychology Digital Tools di DNM – Digital Narrative Medicine.

La possibilità di raccontare il proprio disagio nel momento del bisogno, in tempo reale, attraverso messaggi e videochat protette, si è dimostrato essere uno strumento prezioso in grado di apportare vantaggi uguali, in termini di miglioramento dei sintomi e di partecipazione sociale, a quelli che si ottengono effettuando un trattamento di gruppo face-to-face – come hanno dimostrato già precedenti studi condotti dal team della professoressa Roncone.

Il nuovo  studio  è stato condotto attraverso la piattaforma digitale del  SACS: ha integrato dati quantitativi, qualitativi e narrativi e ha indagato non solo i profili psicopatologici nei giovani, ma anche le loro esperienze emotive e cognitive nel momento dell’evento eccezionale dell’ isolamento sociale dovuto a Covid19.

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Open Accelerator 2020 – Awards Ceremony

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Proprio questo momento di grande difficoltà dovuto alla pandemia ha reso evidente la necessità di integrare la medicina tradizionale a quella digitale.

Nel contesto della medicina digitale opera Open Accelerator,  ovvero il programma di accelerazione, creato nel 2016 e sponsorizzato da ZCube e  Zambon Research Venture, dedicato ai progetti in Life Sciences, che va alla ricerca degli innovatori più visionari le cui soluzioni digitali riescono a plasmare il futuro della salute, grazie all’adozione di tecnologie all’avanguardia (come dispositivi indossabili, biomarcatori, avanzati analisi, intelligenza artificiale etc). Soluzioni digitali che sono in grado di trasformare e porre al centro l’esperienza del paziente e pensare a nuovi approcci multidimensionali di cura.

Domani 15 Dicembre dalle 16.30 alle 17:45 si svolgerà l’Open Accelerator 2020 Awards Ceremony, durante la quale si potranno conoscere le 8 startups del batch OA 2020 e festeggiare la fine del programma di accelerazione.

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ForteMente 2: in 4 città via al progetto pilota sul supporto psico-oncologico

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Nell’ambito del progetto ForteMente 2, è in corso di attivazione a Biella, Reggio Emilia, Roma e Torino la sperimentazione di un servizio di psico-oncologia a distanza tramite una piattaforma digitale. Una soluzione mirata a garantire continuità al sostegno psicologico specialistico fornito alle pazienti oncologiche, più che mai fondamentale in questo difficile periodo di emergenza sanitaria.Il progetto ForteMente 2 è promosso da Europa Donna Italia in collaborazione con la Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO) e con il contributo non condizionante di Novartis per valorizzare il ruolo dello psico-oncologo nel percorso di cura della donna con tumore al seno e sostenere l’estensione e il potenziamento dei servizi di psico-oncologia all’interno delle Breast Unit.

A Reggio Emilia, lo studio è coordinato da Elena Cipelli, psicologa dell’associazione Senonaltro affiliata alla rete di Europa Donna Italia, e realizzato in collaborazione con Dorella Scarponi, referente del Servizio di psico-oncologia presso l’Unità di Pediatria del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e Coordinatrice SIPO delle Regioni Emilia-Romagna e Liguria. Presso la Breast Unit dell’Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena IRCCS di Roma la sperimentazione è coordinata da Patrizia Pugliese, responsabile dell’Unità Semplice di Psicologia dello stesso istituto e coordinatrice della Sezione laziale della SIPO, coaiduvata dalla collega Maria Perrone. In Piemonte, lo studio pilota coinvolgerà due Breast Unit: Patrizia Tempia, responsabile della Psicologia clinica ospedaliera presso la ASL di Biella, coordinerà la sperimentazione presso l’Ospedale degli Infermi di Ponderano, mentre Maria Rosa Stanizzo, psicoterapeuta afferente alla Psicologia clinica della AOU Città della Salute e della Scienza, coordinerà quella della Breast Unit di Torino.

Il progetto pilota di supporto psicologico a distanza è basato sulla piattaforma PsyDit (Psycho Therapy Digital Tools) sviluppata dalla dottoressa Cristina Cenci, che fornisce allo specialista e alla paziente un ambiente digitale protetto. Obiettivo di questa fase sperimentale sarà saggiare la funzionalità dello strumento digitale, il grado di soddisfazione delle pazienti e degli psicologi e l’efficacia complessiva del servizio. Servizio che risulta particolarmente urgente nel corso dell’attuale emergenza sanitaria, dove purtroppo sono numerosi i pazienti che, per scongiurare i rischi di contagio, scelgono di non recarsi nelle strutture ospedaliere o cliniche e quindi di posticipare cure, visite ed esami, con ripercussioni negative sulla salute sia fisica sia psichica.

In un periodo caratterizzato da restrizioni e limitazioni alle normali attività quotidiane, infatti, un supporto psicologico riveste un’importanza ancora maggiore. Se all’incertezza per l’evolversi della pandemia si aggiunge la fragilità fisica e psichica connessa con la condizione di paziente oncologico, ecco che il supporto psicologico rappresenta, in particolare per le donne con tumore al seno, uno strumento fondamentale per gestire l’ansia o gli stati depressivi.

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OPEN ACCELERATOR: SONO 8 LE START UP SELEZIONATE PER IL PROGRAMMA DI ACCELERAZIONE DI ZCUBE

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Milano, 27 ottobre 2020 – Il dispositivo interattivo per la riabilitazione del pavimento pelvico; il software d’intelligenza artificiale che calcola la probabilità che una persona abbia delle malattie respiratorie; una piattaforma di negoziazione tra sistema sanitario e aziende farmaceutiche per accelerare l’accesso a cure innovative; il videogame personalizzato che fornisce contenuti terapeutici per migliorare la salute mentale.

E ancora: il pulsossimetro indossabile per il monitoraggio continuo della saturazione dell’ossigeno; una wearable technology per valutare la capacità motoria per i malati di Parkinson, il sistema di monitoraggio del drenaggio toracico per prevenire le complicazioni post operatorie e lo smartwatch per seguire da remoto le persone affette da malattie neurodegenerative.

Sono queste le 8 idee innovative nel campo della Digital Health che Zcube, il Reasearch Venture del Gruppo Zambon, ha scelto per il suo percorso di accelerazione di startup.

“L’avvio di Open Accelerator è uno sguardo al futuro di cui abbiamo sempre bisogno, ma mai come oggi le grandi sfide che attendono il mondo della salute e la sostenibilità del sistema, così come il ruolo importante che possono giocare le startup, sono così evidenti – commenta Elena Zambon, Presidente dell’omonima impresa farmaceutica e ideatrice del programma di accelerazione – Siamo sempre più convinti che la nostra responsabilità sia anche quella di promuovere imprenditorialità di valore, cercando di anticipare il futuro”.

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RARE DISEASE HACKATHON – Digital Edition 2020

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Luca Telese ha lanciato la IV edizione del Rare Disease Hackathon, nell’ambito del Forum Sistema Salute organizzato da Koncept: la competizione aperta a giovani innovatori, start-upper e designer, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione tecnologica applicata alle malattie rare, così da facilitare la vita dei pazienti che ne sono affetti.

Sono intervenuti Guido De Barros, Presidente del Forum delle Associazioni toscane Malattie Rare, Ornella Fouillouze, referente sanità del Club per le Tecnologie dell’Informazione, Mirko Tattarini, ISIA Firenze, e Davide Bottalico, Digital Healthcare & Innovation Director Takeda: figure diverse per offrire differenti approcci all’invito rivolto a chi vorrà raccogliere le sfide lanciate dalla comunità dei malati rari.

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Elliott, The Dallas fresh, Found the going tough until late in to fourth quarter. Well later, The NFL leading rusher with the non-stop churning legs buried Pittsburgh. His first landing, A 14 yard dash down the best sideline, This Cowboys up 29 24 Kwon Alexander jersey. Patriots coach Bill Belichick said all three players would be assessed, But chiefly referred to Mayo injury as little bittersweet. Brady is two 300 yard passing games shy of complementing Brett Favre total. It has also been Brady 16th career game with four or more touchdowns and no interceptions. Provide much more competitive than it was out there, Belichick thought. Give to them credit, They did a bit more than we did tonight. We got to do a more satisfactory job, But I not implementing anything away from them reggie nelson jersey. A sixth year NFC snug end, Granted anonymity in order to speak freely regarding the subject, Said that short arming passes or seeking safe haven out of bounds to reduce contact happens the time and someone says they lying. Vikings attacking lineman Jeremiah Sirles calls it smart football. The person in Year 8 or 9, And you running down the part time, But(Seattle Seahawks cover) Kam Chancellor racing at you, What those extra 2 yards investing in a just stepping out of bounds and avoiding a huge collision? Sirles stated.I explain to you this I a black man, As well as, You are sure that, Colin Kaepernick, He not schokohrrutige, Okay? Harrison understood. Cannot determine what I face and what other young black men and black people face or people of color face on an every single[day] Agreement rashad jennings jersey. Birth sister is white, And he was applied and raised by white parents.. I felt it would definitely be a public safety issue we would cancel it, But at this moment I think we be fine for tomorrow custom chiefs jersey. You about to attend the parade, Mayor Walsh said to leave early and have plenty of travel time. Law enforcement will be enforcing this rule devante parker jersey..