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“La Medicina incontra la Narrazione: come le nostre vite diventano storie”. Rivedi la diretta streaming.

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La Medicina incontra la Narrazione: come le nostre vite diventano storie

Il quinto appuntamento del ciclo Alumni Global Talks

Si è svolto ieri, mercoledì 07 aprile, il webinar “La Medicina incontra la Narrazione: come le nostre vite diventano storie”. Il nuovo appuntamento con il ciclo Alumni Global Talks, organizzato dall’Università Cattolica e Alumni Cattolica Associazione Ludovico Necchi, per approfondire tematiche attuali di grande impatto a livello sociale, economico e geopolitico.

La comunicazione gioca un ruolo decisivo per la salute come tutti stiamo sperimentando, con tratti anche drammatici, in tempi di pandemia. Imparare la lingua dei segni per aiutare una paziente sorda durante il ricovero in ospedale per l’infezione da Covid-19, raccontare in un libro come l’irruzione della malattia cambia la vita, usare internet e le nuove tecnologie per migliorare il rapporto medico-paziente sono alcune delle storie che possono testimoniarlo e che saranno approfondite dagli ospiti invitati dall’Associazione Alumni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per il webinar “La Medicina incontra la Narrazione: come le nostre vite diventano storie”.
Intervengono:
▪ Francesca MANNOCCHI, Giornalista, Autrice del libro Bianco è il colore del danno (Einaudi, 2021)
▪ Cristina CENCI, Antropologa, Fondatrice del Center for Digital Health Humanities
▪ Roberto PERSIANI, Professore di Chirurgia Generale, Università Cattolica del Sacro Cuore
▪ Marco D’ANGELO, Medico in formazione specialistica presso la Scuola di Medicina Interna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Modera:
Annalisa CUZZOCREA, Giornalista, La Repubblica
ANSA Media Partner dell’iniziativa.
Per rivedere la diretta sulla pagina Facebook di Alumni Cattolica Associazione Ludovico Necchi clicca qui, oppure su ANSA Salute&Benessere clicca qui.

 

 

 

 

 

 

Il Centro Studi per le Medical Humanities dell’azienda ospedaliera di Alessandria: un’eccellenza italiana

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Gli ospedali stravolti dalla pandemia stanno vivendo uno strano paradosso temporale. Da un lato, l’immobilità accelerata generata dal covid-19, che catalizza tutte le risorse, e rallenta o sospende del tutto l’attività di cura non legata all’emergenza. Dall’altro, il tempo della catarsi, un tempo cioè che progetta un nuovo modo di curare. C’è voglia di pensare un domani non solo libero dal covid, ma anche diverso rispetto al passato. Il distanziamento dai pazienti, il vederli morire con la terapia intensiva addosso, il sentirsi privati del corpo che cura e ridotti a soli occhi, sta generando un bisogno di relazione nuovo e più intenso tra curanti e persone con una malattia.

Nel report R-esistere. Le storie dietro i numeri, della Società Italiana di Medicina Narrativa, tra i messaggi chiave che emergono per costruire una nuova normalità, c’è al primo posto la “Valorizzazione delle Medical Humanities”.

Un punto di riferimento in questa direzione è il Centro Studi per le Medical Humanities di Alessandria, diretto da Antonio Maconi.  Le medical humanities sono presenti in diversi modi negli ospedali e nei percorsi di studi, con corsi e master. La specificità del Centro di Alessandria è che riesce ad integrare tutte le esperienze per garantirne un impatto effettivo e coerente sui percorsi di cura.

Un gruppo di lavoro esisteva dal 2018 in sinergia con l’Università del Piemonte Orientale, ma nel dicembre 2020 è stato istituito con una delibera ad hoc il  CENTRO STUDI SPEDALITA` CURA E COMUNITA` PER LE MEDICAL HUMANITIES (CSSCC).

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Appuntamento mercoledì 31 marzo con l’OpenZone Talk “Victor Savevski – “Shaping the future of care and research”

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Victor Savevski – “Shaping the future of care and research”

OpenZone Talk
Mercoledì 31 Marzo 2021 – Ore 12.00
Webinar online

Il protagonista del prossimo OpenZone Talk sarà Victor Savevski, Chief Innovation Officer presso Humanitas Healthcare Group.

Victor Savevski parlerà di Humanitas AI Center, il primo centro di intelligenza artificiale integrato in un ospedale presente in Italia. Approfondiremo come Humanitas sta lavorando per cogliere appieno il potenziale della salute digitale nell’affrontare le sfide che ci attendono.

Entro il 2050, una persona su quattro in Europa e in Nord America avrà più di 65 anni di età; questo vuol dire che i  sistemi sanitari dovranno curare più pazienti con esigenze complesse. Dal momento che le patologie diventano sempre più complicate e gli ospedali registrano un numero sempre maggiore di dati, analizzarli è una grande sfida, ma anche un’opportunità per trasformare questi dati in conoscenza.

Per iscriversi all’evento clicca qui.

 

Donne che hanno cambiato le storia della medicina

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Nel mese dedicato alle donne, ripercorriamo il loro ruolo nella società e nella scienza attraverso
12 nuove #storiecontagiose delle scienziate che hanno cambiato la storia della medicina

È un dato di fatto: tra i vincitori del Premio Nobel, le donne sono sottorappresentate. Complessivamente, fra il 1901 e il 2019

su 923 premiati
solo 54 donne hanno avuto questo riconoscimento di cui,
20 nel campo scientifico (fisica, chimica, medicina)e, tra queste,
solo 12 di loro hanno ricevuto il Premio Nobel per la Medicina
2 delle quali hanno conseguito il premio in quanto coniugi
A determinare questa situazione è stata la disparità di accesso all’istruzione, alle tecnologie e alle posizioni di comando, che ha allontanato innumerevoli menti femminili brillanti dalle carriere scientifiche e bloccato i loro progressi.

La mancanza di premi e riconoscimenti è il riflesso delle disuguaglianze che le donne sperimentano troppo spesso durante la loro carriera. Il divario di genere nella scienza, nella tecnologia e nell’innovazione si traduce in talenti mancati e scoperte non sfruttate. E senza scienziate visibili e riconosciute, che facciano da esempio e da riferimento, le giovani scienziate e ricercatrici possono essere scoraggiate dal dedicarsi alla ricerca scientifica.

Dopo la prima serie di #storiecontagiose continuiamo con una seconda serie dedicata alle 12 donne che hanno vinto il Premio Nobel per la Medicina.

L’obiettivo è di rendere visibili coloro che hanno contribuito al futuro della medicina e guidano tutt’ora le nuove generazioni di giovani donne favorendone empowerment e gender mainstreaming.

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In programma venerdì 17 e sabato 18 settembre 2021 il ciclo di webinar ECM “Approcci innovativi e nuove tecnologie della salute”

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Approcci innovativi e nuove tecnologie della salute
Webinar ECM

In programma, venerdì 17 e sabato 18 settembre 2021 via Zoom, il ciclo di webinar ECM: due appuntamenti rivolti agli operatori di tutte le professioni sanitarie con focus su “Aspetti relazionali e umanizzazione delle cure”.

La rivoluzione digitale, accelerata dalla pandemia, pone all’operatore della salute sfide ed opportunità, sulle quali questo corso, grazie all’ acquisizione di nuove conoscenze e competenze e attraverso la presentazione di approcci innovativi di recente applicazione in area clinica, vuole invitare a riflettere.
Nel setting digitale i ruoli del paziente e del curante cambiano completamente, amplificando il processo di “co-costruzione di un percorso di cura personalizzato”, secondo la definizione che l’Istituto Superiore di Sanità ha dato della Medicina Narrativa e offrendo l’opportunità di uno spazio adeguato, in grado di creare contemporaneamente vicinanza e distanza, connessione e protezione.

Programma:

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“Lo sviluppo della telemedicina nel territorio di Foligno”, esperti e istituzioni a confronto nel webinar del 15 marzo alle ore 17

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Esperti e istituzioni a confronto nell’importante evento promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, in collaborazione con Regione Umbria e Azienda Usl Umbria 2 sul tema “Lo sviluppo della Telemedicina nel territorio di Foligno, il ruolo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno”, in programma il prossimo 15 marzo alle ore 17 e trasmesso in streaming nei canali social Facebook e YouTube della Fondazione.

 

“In questa lunga fase di emergenza pandemica – spiega il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 Massimo De Fino – in linea con la programmazione regionale, abbiamo concentrato forze e impegno per sviluppare le grandi potenzialità che ci offre la telemedicina nella gestione a domicilio dei pazienti attraverso la condivisione delle conoscenze, un proficuo confronto tra tutti i professionisti della nostra azienda e la definizione di nuovi percorsi organizzativi. Le tecnologie al servizio del sistema sanitario e del cittadino – ha dichiarato il manager sanitario – diventano un’opportunità da saper cogliere ed utilizzare al meglio, in questa fase di significativa circolazione del virus, al fine di limitare gli spostamenti degli assistiti affetti da patologie croniche per recarsi presso le strutture sanitarie, anche in considerazione della loro condizione di salute che li espone a maggior rischio. Avere partner importanti al nostro fianco, come la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, per implementare i nostri progetti ci consentirà di compiere notevoli passi in avanti per costruire una medicina del futuro innovativa ed ancor più efficace”.

Al webinar intervengono il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno Umberto Nazzareno Tonti, l’assessore regionale alla Salute e Politiche Sociali Luca Coletto, il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 Massimo De Fino. Tra i relatori Sergio Pillon, coordinatore trasformazione digitale Asl Frosinone, Mauro Zampolini, direttore del dipartimento di Riabilitazione della Usl Umbria 2, dal primo marzo direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria e Lucio Patoia, direttore della struttura complessa di Medicina Interna dell’ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno.

Coordina i lavori Paolo Trenta, consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.

Link di accesso alla diretta streaming:
https://m.facebook.com/fondazionecarifol

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Tra competenze digitali e open data: come la tecnologia può aiutare nel colmare il divario di genere

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Raggiungere la parità di genere è uno degli SDG fondamentali di Agenda 2030: tra competenze digitali e open data, vediamo le opportunità delle tecnologie nel colmare il divario di genere nella Giornata Internazionale della Donna

Nella giornata di oggi, come ogni anno, viene celebrata la Giornata Internazionale della Donna. Il tema lanciato per quest’anno dalle Nazioni Unite contiene al suo interno un messaggio chiaro, volto a sottolineare gli sforzi delle donne nel raggiungere un futuro più equo e inclusivo di quello attuale e di evidenziare, allo stesso tempo, il loro grande apporto nel contribuire al recupero del mondo afflitto dalla pandemia.

Ma è proprio l’emergenza sanitaria ad aver evidenziato ancora una volta le disparità di genere che continuano a persistere – anche – nel mondo del lavoro: stando ai dati forniti dall’Istat, solo in Italia, nel mese di dicembre 2020 l’occupazione ha avuto un decremento di 101mila unità, la cui stragrande maggioranza ha interessato proprio le donne (-99mila unità).

Espandendo la visione all’Unione Europea, le donne sono in generale meno presenti sul mercato del lavoro (occupate al 67,3%) rispetto agli uomini (occupati al 79%), con un divario occupazionale che nel 2019 si è attestato all’11,7%. Ma non solo: anche la disparità salariale, nel contesto lavorativo, continua ad essere un problema molto importante: sempre nell’UE, infatti, le donne hanno guadagnato in media il 14,1% in meno all’ora rispetto agli uomini.

Abbiamo visto, qui su Tech Economy 2030, come l’utilizzo delle tecnologie e l’innovazione digitale possano, quando fondate su principi e valori corretti, contribuire a diminuire le disuguaglianze e con esse le discriminazioni, così come potrebbero portare ad un miglioramento delle condizioni dei lavoratori, anche in termini di inclusione. Giungere alla parità di genere è, allo stesso modo, uno degli obiettivi fondamentali per perseguire uno sviluppo sostenibile: come possono – e devono – essere sfruttate le potenzialità delle tecnologie e dell’innovazione per raggiungere questo traguardo? Lo abbiamo chiesto ad alcuni componenti del Comitato di Indirizzo del Digital Transformation Institute.

Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

 

Sanità 4.0: la salute digitale come la vorremmo oggi, non domani

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Sanità 4.0: la salute digitale come la vorremmo oggi, non domani

Ricordo con chiarezza un incontro di qualche anno fa. Conosco Giancarlo De Leo dell’Osservatorio Sanità Digitale, che a sua volta mi introduce a Gaetana Cognetti della Biblioteca dell’IFO. Arrivo in biblioteca una mattina di luglio e trovo ad accogliermi una Gaetana Cognetti che mi racconta un mondo affascinante e a me colpevolmente sconosciuto. Scopro l’esistenza di Bibliosan, la rete delle biblioteche degli enti biomedici italiani e mi rendo conto della centralità della biblioteca di un IRCSS, come punto di riferimento per i medici e per i pazienti. Mediatore di conoscenze ma anche luogo di esplorazione e di ibridazione di saperi. È qui, quella mattina, che Gaetana mi presenta Maria Cecilia Cercato, epidemiologa ed oncologa e referente in IFO per la medicina narrativa. Da subito la dottoressa Cercato esplicita che non è molto digitale e non ha profili “social”. È l’inizio di un bellissimo sodalizio professionale e culturale che ci ha portato a pubblicare i primi studi di medicina narrativa digitale in oncologia e a pochi giorni  dall’inizio del lockdown a trasformare l’IFO in ospedale anche digitale, aperto a distanza a tutti.

Per tutto questo sono molto contenta di vedere pubblicato Sanità 4.0 e medicina delle 4P, a cura di Gaetana Cognetti, in cui con Maria Cecilia Cercato raccontiamo anche l’inizio della medicina narrativa digitale all’IFO. 

È un e-book che mi appare come la preziosa  biblioteca del palazzo della salute digitale in cui tutti vorremmo trovarci non domani, ma oggi.

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Appuntamento online con OpenZoneTalk: Ferruccio Resta su “Il valore del capitale umano”

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Ferruccio Resta – “Il valore del capitale umano

 

Il protagonista dell’OpenZone Talk di domani, martedì 02 marzo online dalle ore 14.00, sarà Ferruccio RestaRettore del Politecnico di Milano Presidente CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane.
Il capitale umano è il vero motore dello sviluppo economico e sociale di ogni Paese, e mai come oggi sappiamo quanto l’investimento in istruzione e in formazione costituisca un asset fondamentale per l’individuo e un pilastro fondante della società, delle imprese, del Paese.

“In un momento di forte criticità e di grandi trasformazioni, l’università, e con essa la conoscenza e la formazione, non possono che avere un ruolo centrale all’interno della società civile e del contesto decisionale pubblico. Al sistema universitario, così come alle istituzioni politiche, è richiesta una maggiore dose di responsabilità.
Serve cambiare il paradigma e considerare ricerca e formazione come un investimento e non come una voce di costo. Serve il coraggio di semplificare i vincoli e di innovare la formazione per le future professioni. Un impegno fondamentale e irrinunciabile per fare dell’università una vera e propria infrastruttura della conoscenza a servizio del Paese”.

Martedì 2 Marzo dalle 14.00 alle 15.00.
Per confermare la partecipazione è sufficiente iscriversi sul sito Openzone.

Tutte le tappe del progetto “DESIGN DEI SERVIZI DIGITALI IN SANITÀ”

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DESIGN DEI SERVIZI DIGITALI IN SANITÀ
“Dalla molecola all’algoritmo” – Ciclo di incontri formativi in modalità ibrida: digitale e fisica

Si è svolta ieri, giovedì 25 febbraio, l’ultima tappa di Design dei Servizi Digitali in Sanità, il progetto che ha come scopo quello di far condividere tra le imprese che operano nell’area healthcare e gli enti e le istituzioni del SSN criteri e strumenti per valutare il “valore” apportato alle cure e/o ai processi organizzativi dai diversi strumenti digitali.
Il cambiamento è ormai a portata di mano e consiste nella rinnovata e diffusa possibilità di cure di precisione basate su evidenze che si aggiornano in tempo reale, grazie all’uso di dati che provengono dal mondo reale: un flusso continuo di parametri fisici, comportamenti individuali di fronte alla malattia, abitudini quotidiane e stili di vita dei pazienti e dei caregiver.

L’evento si è svolto in tre tappe, più una tappa intermedia: 3 appuntamenti, da giugno 2020 a febbraio 2021, per trattare a tutto tondo il tema dei Servizi Digitali in Sanità.

Per rivedere tutte le tappe ed ascoltare gli interventi di esperti digitali, di erogatori e fruitori di servizi sanitari clicca qui.

 

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Elliott, The Dallas fresh, Found the going tough until late in to fourth quarter. Well later, The NFL leading rusher with the non-stop churning legs buried Pittsburgh. His first landing, A 14 yard dash down the best sideline, This Cowboys up 29 24 Kwon Alexander jersey. Patriots coach Bill Belichick said all three players would be assessed, But chiefly referred to Mayo injury as little bittersweet. Brady is two 300 yard passing games shy of complementing Brett Favre total. It has also been Brady 16th career game with four or more touchdowns and no interceptions. Provide much more competitive than it was out there, Belichick thought. Give to them credit, They did a bit more than we did tonight. We got to do a more satisfactory job, But I not implementing anything away from them reggie nelson jersey. A sixth year NFC snug end, Granted anonymity in order to speak freely regarding the subject, Said that short arming passes or seeking safe haven out of bounds to reduce contact happens the time and someone says they lying. Vikings attacking lineman Jeremiah Sirles calls it smart football. The person in Year 8 or 9, And you running down the part time, But(Seattle Seahawks cover) Kam Chancellor racing at you, What those extra 2 yards investing in a just stepping out of bounds and avoiding a huge collision? Sirles stated.I explain to you this I a black man, As well as, You are sure that, Colin Kaepernick, He not schokohrrutige, Okay? Harrison understood. Cannot determine what I face and what other young black men and black people face or people of color face on an every single[day] Agreement rashad jennings jersey. Birth sister is white, And he was applied and raised by white parents.. I felt it would definitely be a public safety issue we would cancel it, But at this moment I think we be fine for tomorrow custom chiefs jersey. You about to attend the parade, Mayor Walsh said to leave early and have plenty of travel time. Law enforcement will be enforcing this rule devante parker jersey..