Intervista di 4News ad Alessandro Siani della University Of Portsmouth, che ha avviato un’interessante ricerca proprio per indagare l’impatto dell’uso della realtà virtuale e aumentata sul benessere fisico e mentale degli utenti durante il lockdown dovuto alla pandemia del nuovo coronavirus.
Senza la riprogettazione di un’architettura nazionale smart, soluzioni e app rischiano di rimanere appese nel vuoto senza liberare il potenziale delle nuove tecnologie. E anzi lasciando spazio a freni burocratici e inefficienze. Ecco le strategie per una “Internet della sanità”.
La pandemia di Coronavirus sta facendo emergere la necessità di una strategia in grado di applicare a livello nazionale le innovazioni sperimentate localmente: dalla telemedicina ai servizi via app. Ecco le tappe di un percorso che punti a evitare la frammentazione e favorire la convergenza.
Quello della patient centricity è sempre un tema caldo e molto dibattuto. E questo è comprensibile, perché il paziente è, di fatto, realmente al centro di molteplici dinamiche che coinvolgono molti attori da diversi angoli del percorso di salute. Se ne è parlato anche a Frontiers Health 2019.
Uno studio controverso pubblicato la scorsa settimana su Nature sostiene che un sistema di intelligenza artificiale opportunamente addestrato possa prevedere la personalità di una persona basandosi solo su un selfie. Paolo Benanti analizza la cosa da vicino per fare qualche riflessione.
La situazione emergenziale può dare un forte impulso all’utilizzo di piattaforme per la gestione in remoto del paziente in riabilitazione. Ne è un esempio il programma di educazione terapeutica dell’Università Politecnica delle Marche, per le persone in convalescenza dopo infezione da Covid-19. Ecco di che si tratta in un articolo del prof. Sauro Longhi pubblicato su Agenda Digitale.
Il direttore generale di IFO, Francesco Ripa di Meana, in occasione della Giornata del malato oncologico durante la pandemia: “Grazie all’introduzione di nuove modalità assistenziali siamo stati ancora più vicini ai pazienti oncologici. Non ci siamo mai fermati e in alcune aree di attività abbiamo aumentato la presa in carico dei pazienti. Tutto ciò che abbiamo imparato in questo periodo lo useremo d’ora in avanti”.
Quali limiti invalicabili per la nostra privacy nell’utilizzo della app di tracciamento? Quali speranze può suscitare la tecnologia nella lotta al Covid-19. E quale sarà il ruolo della scienza nel mondo post-pandemia? Pierluigi Mele intervista il prof. Paolo Benanti sul blog Confini di RaiNews.
Disponibile su Rai Play la puntata dello Speciale Tg1 curato dalla giornalista Barbara Carfagna, andato in onda sulla rete ammiraglia, sull’Intelligenza Artificiale al servizio dei governi per uscire dalla crisi dovuta alla pandemia da Coronavirus (e non solo).
La comunicazione sanitaria in tempi di crisi attraverso l’analisi delle pagine Facebook di tre realtà sanitarie italiane: INMI Lazzaro Spallanzani, Azienda Socio Sanitaria Territoriale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, GVM Care & Research.