Al via in forma gratuita dal 12 marzo fino al 12 giugno il servizio di teleassistenza infermieristica ParkinsonCare rivolto alle persone con Malattia di Parkinson delle regioni più colpite dall’emergenza coronavirus (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte). Il progetto da un lato supporta le persone malate affiancandole nella gestione infermieristica dei sintomi e vigilando sull’aderenza alla terapia e, dall’altro, fornisce ai medici curanti un monitoraggio regolare delle loro condizioni cliniche e un servizio di allerta per l’attivazione degli interventi medici necessari.
Il Servizio di Ascolto e Consultazione per Studenti dell’Ateneo aquilano ha messo a punto, attraverso la piattaforma digitale PsyDiT, uno spazio di supporto emotivo on line dove raccontare le difficoltà che si vivono in questo momento di isolamento e ricevere aiuto per la gestione dell’ansia.
Il servizio, offerto da psicologi convenzionati con l’APMARR (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare), è aperto a tutti i soci.
Non dovrebbe sorprendere che le previsioni per il prossimo futuro della Digital Health raccontano di una rinnovata centralità della persona. Il blog di Digital Health Italia pubblica un articolo di Fulvio Fortini che alla luce della propria significativa esperienza di lavoro nel settore salute analizza la questione.
Pontificia Academia pro Vita, Microsoft, IBM, FAO e Governo italiano, firmano il documento nato per sostenere un approccio etico all’Intelligenza Artificiale e promuove un senso di responsabilità condivisa, con l’obiettivo di garantire un futuro in cui innovazione digitale e progresso tecnologico siano al servizio del genio e della creatività umana e non la loro graduale sostituzione.
È disponibile su Paginemediche.it una “Info-Chat Coronavirus”, sviluppata a partire dalle Linee Guida del Ministero della Salute. Il chatbot supporta medici e pazienti in questo momento di grande emergenza, aiuta a comprendere meglio la situazione e a evitare il sovraccarico delle ordinarie linee telefoniche.
Da giorni Eikon Strategic Consulting sta conducendo una interessantissima ricerca sui numeri dell’infodemia attuale in Europa. Vengono intercettare le news con maggiore visibilità e le conversazioni pubbliche, un barometro interessante per cogliere alcuni aspetti importanti di quanto si sta verificando.
Per contrastare la diffusione di notizie false sul coronavirus, l’OMS collabora con social e media tradizionali. I social si sono rivelati anche uno strumento positivo per fare emergere la verità censurata dal Governo e le storie personali delle persone. Per questo si tratta della prima “infodemia” della storia.
Un software basato sull’AI, aiuterà il medico nella scelta delle terapie più adatte per il singolo paziente sulla base dei dati registrati da un elettroencefalogramma. Uno strumento potenzialmente rivoluzionario: si stima, infatti, che meno di un paziente su tre in stato depressivo riceva in prima battuta il farmaco giusto.
Quel che non vi hanno detto sulla madre che riabbraccia la figlia morta grazie alla realtà virtuale. L’esperimento avvenuto in Corea del Sud potrebbe avere conseguenze negative molto serie sulla donna.