Cosa avviene quando si entra nella neo-realtà virtuale-digitale? Quali sono le originali caratteristiche dei processi mentali nelle persone coinvolte in esperienze di realtà virtuale? Non bisogna dimenticare che esistono potenziali effetti avversi psichici, tanto da poter parlare di un vero e proprio malessere da simulazione.
Nel mondo circa 50 milioni di persone soffrono di Demenza – più della metà sono affetti da Alzheimer. Pensare, ricordare e ragionare deteriorano gradualmente in tali soggetti, nell’impotenza generale, quella del malato e quella di familiari e caregiver. È possibile per la tecnologia intervenire e poi migliorare il percorso di diagnosi, cura e di assistenza?
Avviato un primo progetto che prevede lo sviluppo di una terapia digitale da prescrizione medica per curare il disturbo depressivo maggiore. Il peso globale delle malattie mentali rappresenta un terzo degli anni complessivi vissuti in disabilità in tutto il mondo. La nuova collaborazione si propone di migliorare lo sviluppo delle tecnologie digitali per la salute mentale anche per quanto attiene a privacy, sicurezza informatica, efficacia clinica, esperienza dell’utente, adesione alla terapia ed integrazione dei dati.
La tecnologia sta cambiando radicalmente il settore sanitario, sia dal punto di vista della cura della salute, sia dal punto di vista del rapporto tra medici e pazienti. Il sistema sanitario è completamente ridisegnato dalla digitalhealth: terapie digitali, farmaci sempre più personalizzati e precisi, ma anche intelligenza artificiale per alcune diagnosi stanno già modificando il nostro modo di concepire la salute e il rapporto con gli operatori del settore.
Al corpo, e ai corpi è dedicata la sesta edizione del Tempo delle Donne, la festa-festival del Corriere della Sera che si concluderà alla Triennale di Milano la prossima settimana. “Io sì che avrò cura di te” sarà uno degli incontri di venerdì 13 settembre, nel quale Cristina Cenci insieme a Simona Comandè, Flavio Pagano e Paola Pica, si confronteranno su come la trasformazione digitale può aprire strade nuove e condivise tra le persone che affrontano la malattia e la cura.
In occasione della Milano Heart Week 2019, sabato 21 settembre, all’Auditorium del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, incontro per gli appassionati del mondo digital sul futuro delle innovazioni nella prevenzione cardiovascolare digitale, con alcuni dei massimi esperti di questo settore in continua crescita.
È online il bando della nuova edizione del concorso letterario, artistico e musicale “Il Volo di Pegaso”, ideato e promosso dal Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità. Il tema scelto questa volta riprende il Theme Statement dell’Italia ad Expo 2020 Dubai, considerando la bellezza come creatività, connessione e conoscenza. Possibilità di partecipare entro il 6 gennaio 2020.
È un pioniere assoluto degli studi del cervello umano oltre ad essere tra i primi ad aver compreso il funzionamento dei neuroni specchio: Giacomo Rizzolatti, Professore Emerito all’Università di Parma e Responsabile dell’Unità del Dipartimento di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR di Parma, spiega come funziona il nostro cervello, tra neuroni, azioni e reazioni.
In un mondo guidato dalle nuove tecnologie, gli adulti hanno la responsabilità di insegnare ai più giovani come vivere una vita equilibrata. A tal proposito l’uso del digitale può risultare utile, ad esempio, per promuovere una sana alimentazione e per combattere l’obesità infantile, per contrastare l’inattività, per salvaguardare la salute mentale, per prepararsi alle emergenze mediche.
“Invenzione non viene da invenire, che in latino significa riscoprire, ritrovare?”: ripartiamo dalla domanda di Andrea Camilleri per introdurre la riflessione di cosa significhi oggi essere un medico innovativo. In questo periodo estivo, avendo più tempo a disposizione, può essere utile tornare a dare uno sguardo al materiale on line del progetto Forward per essere al passo con una medicina che corre veloce.