Su 330 milioni di utenti/mese attivi di Twitter solo poco meno di otto milioni sono italiani, per lo meno stando al Digital Report 2018. Ha dunque ragione Alberto Tozzi, Chief Innovation Officer dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, quando dice che l’Italia resiste all’uso del social dell’uccellino blu?
I medici imparano a dialogare con i malati grazie alla tecnologia. Ogni loro scelta determina una precisa risposta che mira a riprodurre gli stati d’animo degli umani.
Ancora e-mail e sms gli strumenti più utilizzati per comunicare con i medici.
In Italia il 39,9 per cento dei residenti è affetto da almeno una malattia cronica e il 20,9 per cento da due.
La digitalizzazione è una risorsa chiave per favorire la sostenibilità economica di lungo periodo del Sistema Sanitario Nazionale, contribuendo all’erogazione di un adeguato livello di qualità delle cure, con beneficio per il paziente e il sistema Paese.
L’Italia, tuttavia, investe in sanità digitale solo 22 euro pro-capite contro i 60 delle Gran Bretagna o i 40 della Francia, secondo i dati 2018 dell’Osservatorio Innovazione in Sanità Digitale del Politecnico di Milano.
Quali sono le sfide e le opportunità offerte dal crescente successo nell’ingegneria dell’intelligenza artificiale e quali sono alcune delle più significative iniziative internazionali riguardanti l’etica dell’IA? Luciano Floridi, docente presso l’Oxford Internet Institute, al Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Roma Tre.
Gratuito e aperto a tutti, un insolito incontro tra un corso universitario online erogato dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e un programma televisivo di Rai Cultura, propone un interessante viaggio nella storia dell’umanità, alla ricerca del significato profondo di “digitale”. Tutti i contenuti prodotti resteranno disponibili online per la fruizione on demand sui portali MOOC Uniurb e RAIPlay.
L’intelligenza artificiale sancisce la fine dell’era umana? Scienziati, teologi e imprenditori si interrogano sulle implicazioni bioetiche e sociali della tecnologia più avanzata. Un’interessante occasione di approfondimento sulle nuove frontiere tra fede e ragione nell’epoca della cibernetica.
Un esempio eclatante di utilizzo inadeguato delle nuove tecnologie nell’assistenza sanitaria. Ad un paziente di una struttura californiana, un medico in video conferenza attraverso una macchina, annuncia che non c’è più nulla da fare per la propria salute.
Modificare le cellule cerebrali, impiantarne di nuove e persino inserire dispositivi per avere una mente capace di sfruttare la capacità di calcolo di una macchina. Per ora è tutto in fase sperimentale, ma nel giro di vent’anni le interfacce neurali ci renderanno davvero degli esseri superiori
Solo 2 donne su 10 sono consapevoli che la loro prima causa di morte sono le malattie cardiovascolari e l’infarto. Da un’indagine di Eikon Strategic Consulting – Misurare la comunicazione emerge che nell’immaginario collettivo il cuore è considerato una vulnerabilità maschile, mentre il tumore un problema femminile.