La sanità digitale è costellata da insuccessi anche abbastanza clamorosi, forse perché preceduti da una copertura troppo sensazionalistica. Emblematico è il caso di Google e dei suoi vari progetti finiti con un nulla di fatto. Ma i casi di successo ci sono. Ecco la lezione da trarre.
Vediamo come tre innovazioni in ambito medico sono state possibili negli Usa, grazie a un nuovo approccio della FDA basato sulla “real world evidence”, tentando dunque soluzioni senza evidenze di base. Una prospettiva interessante per la telemedicina ancora frenata dall’assenza di studi che ne provino efficacia e sicurezza.
Potrà l’Intelligenza artificiale venire a capo della “teoria del significato”, sulla quale l’uomo si interroga da oltre duemila anni? Non ci sono riusciti i filosofi e neanche i linguisti. Con l’avvento dell’IA, tocca agli informatici misurarsi con questo tema. E chissà, magari saranno le macchine a risolvere il puzzle.
“La cura della complessità. La complessità della cura”: evento al Policlinico Federico II di Napoli in programma lunedì 14 gennaio nell’Aula Magna “Gaetano Salvatore” della Scuola di Medicina e Chirurgia federiciana il cui protagonista principale sarà il prof. Mauro Ceruti, filosofo della scienza e teorico del pensiero complesso.
Lo sviluppo di una Sanità più giusta e sostenibile grazie al digitale è una sfida di civiltà che non ha colore politico e non ammette pause. Quest’anno, nonostante grandi aspettative si è realizzato ben poco, ma per il 2019 ci sono elementi che fanno ben sperare. Vediamo quali sono e le parole chiave per un nuovo slancio.
L’inchiesta principale della puntata andata in onda riguarda le nuove frontiere della sanità: l’avatar di un medico che ci risponde 24 ore su 24, sistemi per seguire da remoto l’evoluzione di ogni patologia, dalle cardiopatie all’asma, al diabete, fino alle malattie neurodegenerative.