Articolo di Maria Giovanna Faiella su Corriere.it
Un dispositivo portatile, Q-Walk, collegato a una app che guida in sicurezza la deambulazione di persone affette da malattie neurodegenerative. Una start up, Patch, che utilizza l’intelligenza artificiale con un assistente virtuale a supporto dei pazienti per migliorare l’efficienza e l’accuratezza dei trial clinici. Un dispositivo, Anant, per diagnosticare precocemente i tumori della pelle utilizzando l’intelligenza artificiale per dialogare col paziente e il suo dermatologo. Sono le tre idee di business giudicate meritevoli di un finanziamento nell’ambito della terza edizione di BioUpper, l’iniziativa a sostegno dei giovani talenti che vogliono creare una start-up nelle scienze della vita, promossa da Novartis e Fondazione Cariplo in collaborazione con IBM e Cariplo Factory. I tre team premiati nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, ciascuno con un voucher di 180 mila euro in servizi da investire nello sviluppo della loro idea, sono stati selezionati tra dieci finalisti valutati da una giuria costituita da esponenti del mondo istituzionale, scientifico, accademico italiano e della startup community. L’edizione di quest’anno ha raccolto 210 candidature da tutta Italia. Continua a leggere