Gratuito e aperto a tutti, un insolito incontro tra un corso universitario online erogato dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e un programma televisivo di Rai Cultura, propone un interessante viaggio nella storia dell’umanità, alla ricerca del significato profondo di “digitale”. Tutti i contenuti prodotti resteranno disponibili online per la fruizione on demand sui portali MOOC Uniurb e RAIPlay.
Articolo di Costanza Braccesi su indire.it
Lezioni in diretta streaming del corso “Umano digitale”, erogato dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e unito a una produzione originale di Rai Cultura in 7 puntate che andranno in onda durante il corso.
Gratuito e aperto a tutti, questo insolito incontro tra un corso universitario online e un programma televisivo propone un interessante viaggio nella storia dell’umanità, alla ricerca del significato profondo di “digitale”, uno degli aggettivi più usati e fraintesi del nostro tempo.
«Pur non essendo un neologismo, “digitale” evoca ormai le tecnologie informatiche, il progresso, l’innovazione. Compare nelle agende strategiche di tutti i Paesi del mondo, e indica talvolta anche il divario tra chi ha accesso e padroneggia le nuove tecnologie e chi invece non riesce a tenere il passo con uno sviluppo tecnologico che avanza a ritmi senza precedenti», ci racconta l’autore del corso Alessandro Bogliolo. «Il nostro viaggio riparte proprio dalla definizione di “digitale” per riuscire a comprendere quanto di umano si nasconda dietro questo aggettivo. E lo fa con un obiettivo ambizioso, quello di dare un contributo – seppur piccolo – affinché nessuno si senta escluso dalla rivoluzione digitale».
Il programma televisivo “Il digitale” di Rai Cultura offrirà una documentazione puntuale delle attività interdisciplinari svolte in classe, per portare all’attenzione dei partecipanti i vari argomenti trattati nel corso. «Il tema sarà trattato da un punto di vista tecnico, ma senza tecnicismi. E quando necessario mi farò aiutare da colleghi con competenze complementari alle mie: antropologi, filosofi, linguisti, storici, neuroscienziati, archeologi», spiega ancora Bogliolo. Continua a leggere per avere maggiori informazioni