La Sanità italiana è indietro nel processo di trasformazione digitale, con il rischio che i servizi perdano competitività risultando inadeguati. In questa analisi tutti gli ostacoli da superare e i traguardi da raggiungere per la modernizzazione del settore a vantaggio di cittadini e PA.
Articolo di Imma Orilio su agendadigitale.eu
La sanità deve rapidamente entrare nell’era della trasformazione digitale, come è già successo per i più avanzati sistemi pubblici e privati di welfare mondiali, pena la perdita di competitività sui servizi che risultano ogni giorno sempre più inadeguati e burocraticamente appesantiti. Ciò non comporta solo dematerializzazione dei processi cartacei, ma innovazione delle organizzazioni, cambiamento delle procedure operative, introduzione di nuove skill professionali e l’adeguamento del sistema ad un trend che in altri Paesi è già ben più avanti e se non realizzato nel breve tempo rischia di rendere ingovernabile e quindi instabile un mercato in cui per l’anno 2019 lo Stato investirà 114,439 miliardi di euro.