Indagare la disparità di genere nell’ambito della salute e della ricerca scientifica. È questo il tema su cui si focalizza la nona edizione del Libro bianco sulla salute della donna, realizzato da Fondazione Onda con il contributo incondizionato di Farmindustria, presentato oggi Senato in una conferenza stampa su iniziativa della senatrice Maria Domenica Castellone. Il volume, intitolato quest’anno “Verso un’equità di genere nella salute e nella ricerca”, vuole offrire numerosi spunti per superare le molte diseguaglianze in ottica di genere, che la sindemia da Covid – 19 e la crisi internazionale hanno acuito. Applicare un approccio di genere nella ricerca e nei percorsi di cura è importante, infatti, non solo per migliorare la comprensione dei fattori determinanti la salute e la malattia, ma anche per garantire una maggiore equità di accesso alle cure e una medicina focalizzata sulle caratteristiche specifiche del paziente, contribuendo a rafforzare la centralità della persona.
«Uguaglianza ed equità sono due dei pilastri del nostro Servizio sanitario nazionale, talvolta erroneamente intesi come sinonimi – dichiara Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda -. L’uguaglianza presuppone di poter fruire dei medesimi diritti, indipendentemente da qualsiasi differenza, mentre l’equità si basa sulla modulazione degli interventi in relazione alle differenze, alle specificità, ai bisogni. L’uguaglianza è dunque il presupposto, il punto di partenza, mentre l’equità rappresenta l’obiettivo finale, il punto di arrivo, che consente di garantire a tutti le medesime opportunità, tenendo conto delle differenze. Proprio sulla valorizzazione delle differenze si basa la Medicina di genere, con l’obiettivo di assicurare pari opportunità nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura, ed è questo quindi il fil rouge del Libro Bianco 2023. Doverosi, ma sentiti, i ringraziamenti a Farmindustria, alle istituzioni e ai numerosi autori che hanno partecipato a questo progetto editoriale. L’auspicio è che le idee, le esperienze condivise e le evidenze a supporto possano stimolare riflessioni e nuove progettualità per tendere a un’equità di genere nella salute e nella ricerca a garanzia di una maggior appropriatezza degli interventi di prevenzione, diagnosi e cura con beneficio non soltanto dei pazienti, ma anche della sostenibilità del Servizio sanitario nazionale».
Si parte dall’Agenda 2030. Partendo da un approfondimento sull’uguaglianza di genere come obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il volume svolge nella prima parte un’analisi del genere quale importante determinante sociale di salute, in grado di produrre significative disuguaglianze in termini di morbosità e mortalità tra uomini e donne. Questo avviene anzitutto per come esso è a sua volta correlato agli altri principali determinanti sociali di salute, come il livello di istruzione: le donne rappresentano ancora quasi i due terzi dei 771 milioni di adulti analfabeti. O, per esempio, la sfera occupazionale e le condizioni lavorative, dove si osserva che a livello mondiale, a parità di qualifica, vengono assunti più uomini che donne e le assunte, a parità di mansione, hanno spesso una retribuzione inferiore agli uomini.
(…)Il gender gap nella sanità , nella R&S e nel digitale. L’ultima parte del volume, incentrata sul gender gap nella sanità, nella ricerca scientifica e nell’innovazione digitale, evidenzia quanto ancora sia lunga e tortuosa la strada da percorrere per raggiungere un’effettiva parità. La variabile “sesso e genere” non viene sempre adeguatamente considerata nella ricerca epidemiologica: le analisi spesso riportano un dato complessivo, che non fa emergere le eventuali differenze fra uomini e donne. Cellule maschili e femminili reagiscono in modo diverso a stimoli chimici e ambientali, eppure nella maggioranza degli studi preclinici non viene riportato il sesso dell’organismo da cui le cellule derivano. L’identificazione e caratterizzazione dei fattori determinanti le differenze di sesso/genere consentirà interventi mirati e lo sviluppo di percorsi di prevenzione, diagnosi e cura sesso e genere specifici.