Google, Facebook, Apple sono in prima linea con soluzioni e dati per aiutarci a contrastare il virus. Mosse positive, che però si inseriscono in un contesto dove il crescente potere delle big tech potrebbe avere conseguenze lesive per gli equilibri socio-economici dei Paesi democratici.
Articolo di Federica Maria Rita Livelli e Alessandro Longo su Agenda Digitale
Le big tech – Google e Facebook in prima linea, ma ora anche Apple – si sono messe a disposizione di Governi e di varie organizzazioni per fornire big data e tool utili a offrire informazioni per contrastare il contagio coronavirus.
Siamo all’inizio di un percorso che potrebbe rivelare un nuovo e potente ruolo della tecnologia per la salvaguardia della salute pubblica. Di quella stessa tecnologia e di quegli stessi soggetti finora utilizzati da tutti solo per motivi consumeristici e business.
C’è qui un forte cambio di paradigma. E attenzione: come ogni volta in cui c’è in gioco la vita di tante persone, siamo a un momento di svolta che potrebbe sia cambiare fortemente il ruolo della tecnologia nella nostra società sia aumentare di molto il potere delle big tech nel mondo, con ricadute non sempre e non solo positive.