Dalla blockchain ai big data fino all’Intelligenza artificiale: l’innovazione si fa largo nel settore sanitario. Prospettando vantaggi, ma anche rischi. Servono governance mirate a tutela della salute pubblica, con focus su aspetti gestionali e infrastrutturali richiesti agli stakeholder istituzionali. I nodi da sciogliere.
Articolo di Sergio Pillon su Agenda Digitale
Si affacciano sulla scena tecnologie complesse, dall’AI ai big data fino alla blockchain. Come realizzare una governance del sistema?
Di tempo ne è passato, dall’esordio della telemedicina: oggi è quasi controproducente parlarne, come “la Bella di Torriglia”, figura popolare legata alla cittadina di Torriglia, nel genovese. Secondo un’antica filastrocca, “tutti la vogliono, ma nessuno se la piglia”. Non è andata meglio con il Fascicolo sanitario elettronico, attivato ma ben poco utilizzato
Oggi parliamo Sanità digitale: gli strumenti sono aumentati, alcuni sono molto usati e sono ben più difficili da governare. Dispositivo medico o non dispositivo medico, come si può applicare questa semplice dicotomia all’intelligenza artificiale (machine learning), alla blockchain, al Big Data Analytics, alle terapiae digitali (digital therapeutics), alle app connesse a sensori? Come fare per realizzare una governance del sistema? L’Istituto superiore di Sanità ha l’obbiettivo istituzionale di realizzare una governance delle tecnologie sanitarie e uno dei centri maggiormente coinvolti, il Centro Nazionale per le Tecnologie Innovative in Sanità Pubblica, diretto da Mauro Grigioni, ci ha riunito in un incontro il 30 aprile per discutere de “Ruolo delle Tecnologie Innovative in Sanità Pubblica” e dei problemi relativi che sono tanti, ancora non affrontati sul piano legislativo e regolatorio e non solo in Italia ma in tutta Europa.