Il governo inglese ha annunciato di volere distribuire strumenti elettronici a chi soffre di diabete e fibrillazione atriale per monitorare i valori e intercettare i sintomi di allarme
Articolo di Caterina Belloni sul Corriere della Sera
Per migliorare la gestione dei pazienti con malattie croniche o patologie cardiache l’Inghilterra ha deciso di affidarsi alla tecnologia. A breve i pazienti che hanno problemi come il diabete o la fibrillazione atriale riceveranno gratuitamente dal Servizio sanitario dei dispositivi elettronici (collegabili a smartphone o smartwatch) e delle app, che li aiutino a tenersi sotto controllo. Secondo Simon Stevens, il direttore generale di Nhs England che sta appoggiando questa rivoluzione con grande entusiasmo, le persone che si sono abituate ad usare strumenti come Uber e Airbnb non avranno problemi a sfruttare questi sistemi, che permetteranno di ridurre il tasso di mortalità e di salvare delle vite. Perché attraverso le app i pazienti avranno segnalazione costante di quando devono fare i loro trattamenti o assumere farmaci, potranno monitorare i propri valori, riusciranno a intercettare i sintomi di problemi in arrivo e a chiedere aiuto.
Nelle prossime settimane gli esperti di Nhs valuteranno le proposte arrivate dalle società che si occupano di tecnologia e sceglieranno le applicazioni e gli strumenti migliori. Per acquistarli il Servizio sanitario nazionale ha già definito una voce di bilancio, calcolata tenendo conto di quanto si risparmierà in termini di ticket dalla riduzione dei trattamenti e dell’ospedalizzazione. Perché, in fondo, l’aspetto economico conta quanto quello della salute. Una delle app, collegata allo smartphone, permetterà per esempio di controllare la fibrillazione atriale. In Inghilterra i pazienti che soffrono di questo disturbo sono due milioni e mezzo. In media dalla fibrillazione dipendono 25mila dei 110mila infarti che si registrano nel paese in un anno e che costano alle casse dello Stato oltre due miliardi all’anno per i trattamenti. Quindi, ridurre i malori significa risparmiare e il vantaggio del nuovo investimento tecnologico appare subito evidente. Già adesso, del resto, il Servizio sanitario sta facendo delle sperimentazioni con apparecchiature analoghe a Portsmouth su pazienti affetti da problemi polmonari. Una app li tiene monitorati e suggerisce loro di prendere le medicine o di fare alcuni specifici esercizi che riducono il rischio di crisi respiratorie, che potrebbero avere anche conseguenze fatali. continua a leggere