L’inchiesta principale della puntata andata in onda riguarda le nuove frontiere della sanità: l’avatar di un medico che ci risponde 24 ore su 24, sistemi per seguire da remoto l’evoluzione di ogni patologia, dalle cardiopatie all’asma, al diabete, fino alle malattie neurodegenerative.
Servizio di Michele Buono, collaborazione di Andrea De Marco, Simona Peluso, Sara Piazza
Un’inchiesta sulle nuove frontiere della sanità: l’avatar di un medico che ci risponde 24 ore su 24, sistemi per seguire da remoto l’evoluzione di ogni patologia, dalle cardiopatie all’asma, al diabete, fino alle malattie neurodegenerative; un database al servizio dei malati oncologici, che raccolga tutte le cure per scegliere la migliore, interventi a distanza con robot comandati da un chirurgo in un altro continente: non è un’utopia. Competenze e innovazioni ci sono già: e se mettessimo in rete ospedali, laboratori di analisi, studi medici, università, sviluppatori informatici? Quale sarebbe l’impatto sul benessere delle persone e sulla spesa sanitaria? Secondo uno studio del Politecnico di Milano, utilizzando il digitale in modo sistematico sarebbe possibile risparmiare ogni anno circa 7 miliardi di euro nella sanità e altri 7,6 miliardi di produttività per i cittadini, grazie a un miglior utilizzo del tempo: quasi 15 miliardi all’anno che di fatto stiamo sprecando.
Il ministero della Salute investe oltre un miliardo l’anno in un piano per la digitalizzazione, ma il sistema è frammentato in 21 organizzazioni regionali. Esiste una regia per mettere insieme tutti i pezzi? Un modello di ospedale come nodo di una rete globale e un’organizzazione del lavoro che punti ad abbattere gli errori, gli sprechi e la perdita di tempo dei cittadini, potrebbe essere uno stimolo alla crescita dell’economia nazionale?
Possibilità di rivedere la trasmissione andata in onda il 17 dicembre 2018