Sanità digitale, un nuovo modello di gestione “locale” è possibile
Per fornire una risposta concreta alle attuali problematiche strutturali e organizzative delle politiche sociosanitarie e socioassistenziali territoriali serve un nuovo modello gestionale.
Sono quattro le dimensioni per facilitare il processo di trasformazione.
L’attuale scenario sociale, l’evoluzione delle dinamiche demografiche e il conseguente mutamento dei bisogni di salute della popolazione, con una quota crescente di anziani e la presenza di patologie sempre più aggressive, rendono necessario implementare un reengineering strutturale e organizzativo delle politiche sociosanitarie e socioassistenziali, soprattutto nell’ottica di rafforzare gli ambiti territoriali di assistenza.
La crisi pandemica ha reso ancora più difficili le condizioni di vita e di lavoro delle persone più disagiate/vulnerabili. Sono aumentate le disuguaglianze ed emergono nuove forme di fragilità. In questo contesto, i servizi socioassistenziali comunali, in rete con i servizi sanitari territoriali, devono riorganizzarsi sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie in modo da poter gestire in maniera efficace ed efficiente il prevedibile aumento di flussi di richieste.
In tale ambito, i processi di digitalizzazione possono e devono giocare un ruolo fondamentale a supporto delle Amministrazioni Locali, in quanto fattori abilitanti di un percorso di integrazione, rinnovamento, trasparenza e democratizzazione, che fa leva, da un lato, su fattori quali la razionalizzazione dei processi, la trasparenza, la misura delle prestazioni e la responsabilizzazione delle strutture preposte alla gestione delle predette politiche, dall’altro, sulla realizzazione di nuove prestazioni a fruibilità/affidabilità maggiore di quelle esistenti.
Un nuovo modello gestionale
Pertanto, è necessaria l’adozione di un nuovo modello gestionale dei summenzionati servizi che consenta di definire un percorso strutturato alla transizione digitale che deve necessariamente affrontare la PA locale in tale ambito, al fine di:
- realizzare una migliore integrazione tra i sistemi sanitari presenti sul territorio e quelli di assistenza sociale/di sostegno;
- garantire l’erogazione del livello minino di servizi sociosanitari e socioassistenziali in maniera uniforme su tutto il territorio locale;
- assicurare la governance della domanda in condizioni complesse e in continua evoluzione, in presenza di patologie sconosciute e/o sempre più aggressive;
- prepararsi ai cambiamenti derivanti dalle nuove scoperte in campo sanitario e dalla innovazione tecnologica;
- gestire l’invecchiamento della popolazione locale e della forza lavoro in un contesto di decrescita demografica;
- incrementare le attività sul territorio di promozione e di prevenzione della salute.
Per facilitare il predetto processo di trasformazione che accompagna la fase di transizione digitale, risulta necessario strutturare un’organizzazione pubblica locale in grado di assicurare:
1) il potenziamento delle soluzioni di assistenza domiciliare;
2) la diffusione di nuove tecnologie per l’invecchiamento attivo;
3) l’inclusione del cittadino;
4) l’utilizzo dei big data.
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