A fronte della scelta dell’app Immuni quale piattaforma software nazionale per il contrasto all’epidemia Covid-19, è corretto l’utilizzo di app regionali, comunali, aziendali, o di altri sistemi neanche sottoposti a una valutazione del Garante in merito alla loro idoneità a non ledere dati personali degli utenti? Il punto in un articolo pubblicato da Agenda Digitale.
Articolo di Federica Lamoratta e Mario Valentini su Agenda Digitale
Dalle decine di app regionali e comunali usate per la sorveglianza sanitaria ai dispositivi indossabili e alle app aziendali, sono diverse le alternative tecnologiche all’app Immuni dispiegate nel nostro Paese per tentare di contenere la diffusione del Covid-19.
Ma qual è – se c’è – il vantaggio e, soprattutto, sono profilabili rischi per la privacy dall’uso di questi sistemi “concorrenti” all’app scelta dal Governo e approvata dal Garante?
I dubbi restano, ed è stato in primis lo stesso presidente dell’Autorità garante per la Privacy, Antonello Soro a sollevare qualche perplessità sull’uso di app “alternative”. Da ultimo, nelle faq recentemente pubblicate dal Garante in merito a queste app e che confermano l’impostazione precedente.