Sedici società scientifiche e sanitarie presentano un documento condiviso sulla telemedicina e chiedono un tavolo di lavoro con Ministero della Salute e Agenas.
Dopo un lavoro di un anno, è stato presentato al ministero della Salute il documento promosso dalle Società scientifiche e sanitarie con l’obiettivo di affiancare fattivamente e in modo cooperativo il generale processo di costruzione dell’ecosistema digitale della sanità. Questo per evitare che le trasformazioni e gli interventi in atto possano giungere senza tenere conto del punto di vista importante degli operatori sanitari e dell’impatto che modelli avanzati possano avere sui modelli organizzativi e fare in modo che l’innovazione possa decisamente essere messa a sistema utilizzando a pieno i fondi destinati dal PNRR.
Sono coinvolte Associazione Italiana Neurologi Ambulatoriali Territoriali (AINAT), Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO),
Associazione italiana Sanità digitale e Telemedicina (AiSDeT), Associazione Medici Diabetologi (AMD), Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI), Società Italiana di Cardiologia (SIC), Società Italiana di Diabetologia (SID), Società Italiana di Endocrinologia (SIE), Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici (SIFO),
Società Italiana di Neurologia (SIN), Società Italiana di Nefrologia (SINefrologia), Società Italiana di Reumatologia (SIR), Società Italiana Unitaria di Endocrinochirurgia (SIUEC), Società italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) e Società Italiana per la Direzione e il Management delle professioni Infermieristiche (SIDMI).
La Digital Health, si legge nel documento, rappresenta un tassello importante della gestione della cronicità, anche alla luce della riforma dell’assistenza di prossimità, che si intende attuare nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) Missione 6 C1 e C2 e, a tale scopo, risulta strategico l’inserimento degli strumenti di Digital Health nel SSN.